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Storie di prosecco

12 Aprile 2024

Sparks by Prosecco DOC: Milano Design Week 2024

Qual è l’ultima cosa per cui hai festeggiato? Ce lo chiede Prosecco DOC, attraverso l’artwork dell’artista Greg Goya in un’attivazione ad hoc per la prossima Milano Design Week a Milano. Se c’è una cosa che Milano sa fare alla grande, oltre alle sfilate di moda e all’espresso da 1 euro, è celebrare. E cosa c’è […]

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News Istituzionali

9 Aprile 2024

Vademecum Viticolo 2024

Come di consueto, all’inizio della stagione vegetativa, è a disposizione il Vademecum Viticolo 2024, frutto della collaborazione tra i Consorzi Prosecco DOC e Vini Venezia e con il prezioso contributo di Fiorello Terzariol. Il Vademecum risulta essere uno strumento agevole e concreto per pianificare al meglio la difesa del vigneto ed introduce il percorso del Consorzio del Prosecco DOC verso la Denominazione Sostenibile. […]

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News dal territorio
News Istituzionali

5 Aprile 2024

Vinitaly 2024

14 – 17 aprile 2024 Il Consorzio di Tutela Prosecco DOC torna a Vinitaly con il PROSECCO DOC PAVILION in Area H e il PROSECCO DOC THEATRE, (B4, pad. 4). Natura, trasparenza e leggerezza sono alla base del concept degli stand, progettati dallo studio Migliore+Servetto. Il carattere conviviale del PROSECCO DOC PAVILION ospiterà showcooking condotti da rinomati chef e degustazioni […]

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Il Prosecco si serve in un calice a tulipano piuttosto ampio.

Il Prosecco va servito freddo a circa 6-8 gradi.

Il Prosecco è un vino da bere giovane. È preferibile consumarlo entro l’anno successivo a quello di vendemmia.

Le bollicine, o perlage, sono frutto della trasformazione dello zucchero presente nel vino durante la spumantizzazione.

Il metodo Martinotti, inventato dal Dott. Federico Martinotti a fine ‘800, permette di ottenere vini spumanti e frizzanti dalle caratteristiche note floreali e fruttate grazie alla rifermentazione naturale del vino in grandi recipienti a tenuta stagna detti autoclavi. Il Dott. Antonio Carpenè, uno dei fondatori della Scuola Enologica di Conegliano nel 1876, fu il primo ad adottare questo metodo per la produzione di Prosecco spumante con le caratteristiche che oggi tutti conoscono. Prima per la produzione di questi vini era utilizzata la rifermentazione in bottiglia.

La prima fermentazione è il processo, attivato con dei lieviti selezionati, tramite il quale il mosto diventa vino.

La pressatura è l’operazione con la quale dagli acini si ottiene il mosto fiore.

La resa per ettaro sono i quintali di uva che si possono produrre per unità di superficie. Nel caso del Prosecco la resa massima è di 180 quintali per ettaro (q/ha).

La vendemmia si fa principalmente a mano per non rovinare gli acini e non compromettere la corretta vinificazione del Prosecco.

 

Il Glera è il vitigno base del Prosecco. Possono essere utilizzate anche uve di Verdiso, Bianchetta Trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Pinot nero, vinificato in bianco, fino a un massimo complessivo del 15 %.

 

Il terreno di origine alluvionale, prevalentemente argilloso-limoso, è ricco di minerali e microelementi.

 

Province di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.

L’etichetta garantisce il rispetto assoluto del disciplinare di produzione, qualità certificata anche con l’adozione dell’apposizione del Contrassegno di Stato (fascetta).

 

Il Consorzio di Tutela è l’istituzione preposta alla promozione, alla tutela e alla valorizzazione della Denominazione di Origine. La normativa nazionale inoltre, a determinate condizioni, affida al Consorzio, in collaborazione con altri enti, un vero e proprio potere di gestione ed indirizzo della denominazione.

 

l vigneto base del Prosecco, il Glera, è un vigneto autoctono dell’Italia Nord Orientale, le cui origini risalgono ad almeno 2.000 anni fa. Il vino Prosecco era conosciuto  dai romani con il nome di Puccino  (I sec. d.C. – Plinio il Vecchio).

DOC significa Denominazione di Origine Controllata: un riconoscimento del valore internazionale che si basa sul rispetto di un disciplinare di produzione, come la DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita – si inserisce nel quadro normativo comunitario delle DOP Denominazioni di Origine Protetta.

Le bollicine nascono prima con la seconda fermentazione in bottiglia (fine Ottocento) e poi in autoclave (inizi Novecento).