Prosecco DOC: storia di un’eccellenza italiana
UN NOME, UNA TERRA
Le origini
Le antichissime origini del Prosecco intrecciano storia e leggenda. Negli scritti di Plinio il Vecchio nel I sec. d.C., infatti, si narra che l’imperatrice Livia, moglie di Ottaviano Augusto, abbia vissuto fino a un’età molto avanzata grazie alle leggendarie virtù del vino Pucino, la cui produzione è stata collocata dagli storici proprio nel territorio dell’attuale provincia di Trieste, in particolare nella località di Prosecco.
Questo aneddoto viene spesso ricordato in diversi scritti antecedenti al XVI secolo per conferire, probabilmente, maggior valore alle 100 “Orne” del miglior vino di Prosecco che la città di Trieste offriva ogni anno ai sovrani austriaci, in osservanza dell’accordo siglato il 20 settembre 1382.
UN’ANTICA FONTE DI GIOVINEZZA
Il percorso
Nel XVIII secolo si annoverano altre citazioni che collocano la produzione di Prosecco nel territorio dell’attuale denominazione: in primis, quella del 1754 di Aureliano Acanti, il quale esaltava le caratteristiche del “meloaromatico Prosecco” prodotto nei monti berici in provincia di Vicenza e, successivamente, quella del 1772 di Francesco Maria Malvolti, il quale celebrava i “Prosecchi” ottenuti nelle colline trevigiane.
La fama
Il prosecco nel ‘700
Nel XIX secolo inizia la rivoluzione che cambierà per sempre il Prosecco, ovvero la spumantizzazione. Infatti, già a metà ‘800 si trovano testimonianze di Prosecco spumante in tutto il territorio della denominazione, presumibilmente ottenuto con la seconda rifermentazione in bottiglia. In questa direzione, però, l’accelerazione avviene nella seconda parte dell’800 grazie alla Regia Scuola enologica di Conegliano, nella quale sono state studiate e sperimentate nuove tecniche di selezioni clonali e, soprattutto, nuove pratiche e processi enologici, tra cui il metodo Martinotti con la rifermentazione in autoclave, individuando, quindi, un metodo MODERNO, complementare a quello classico.
Il riconoscimento della DOC Prosecco
Il Prosecco nella modernità
Iniziano così le vicende moderne del Prosecco: un percorso che tra gli anni ‘60 e ’70 segna una delle sue tappe fondamentali, con il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata per le zone collinari e della Indicazione Geografica Tipica. In questo modo, oltre al riconoscimento qualitativo da parte delle Istituzioni, è iniziata quell’attività tesa a tutelare il Prosecco.
Con il nuovo millennio, grazie al successo planetario del Prosecco, è stato incrementato il grado di tutela. Il 17 luglio 2009, infatti, il sistema Prosecco è stato riorganizzato grazie al passaggio delle allora Denominazioni di Origine Controllate a Denominazioni di Origine Controllate e Garantite e, soprattutto, con la costituzione le Denominazione di Origine Controllata Prosecco.